Primo albero di ulivo
È da un albero di ulivo, piantato nel lontano 1900 sulle colline calabresi dell’Alto Jonio, che nasce la storia del liquore Ulivar. Una storia di quattro generazioni in cui fatica e passione si sono succedute senza sosta. Alla radice di tutto questo c’è il nonno Antonio Donadio, che per festeggiare la nascita di suo figlio Giuseppe pianta un albero di ulivo. Nel giro di qualche anno gli alberi si moltiplicano, le attività si intensificano, dando vita all’allora nota “Masseria Vitale” oggi sede dell’Azienda Agricola Biologica Santa Marina
1900
Liquore alle olive
È in occasione di una nuova nascita che Francesco, il nipote di nonno Antonio, offre ai suoi ospiti i liquori fatti in casa dalla moglie Antonietta, tipici della tradizione calabrese, dall’allorino al cent’erbe, dal nocino al limoncello. Tra questi c’era un particolarissimo liquore alle olive. Le prime testimonianze che rievocano i momenti di convivialità trascorsi in contrada con il liquore alle olive di Calabria risalgono al 1969.
1950
Fondazione Agriturismo Santa Marina
La figlia di Francesco, Giuseppina, fa di questa masseria un agriturismo che gestisce con l’aiuto dei suoi genitori e di suo marito, Salvatore Adinolfi. Quasi come se si trattasse di un rito, a concludere ogni pasto c’era sempre questo liquore cosi particolare. Un infuso che non si limitava alla funzione di digestivo, ma che scatenava la curiosità di tutti gli ospiti. I figli Luigi e Lucrezia crescono vedendo lo stupore che provano gli ospiti nell’assaggiare un infuso così particolare, dall’odore di frantoio. Il nonno Francesco li porta a passeggio nell’uliveto di famiglia e insegna loro quali sono le piante destinate alla produzione di olio e quali invece le più particolari, destinate alla sola produzione dei liquori della casa.
1995
Premio Nazionale Oscar Green di Coldiretti
Dopo alcuni anni trascorsi fuori dalla Calabria, per studio e per lavoro, Luigi torna in contrada Santa Marina per dare un nome e un’etichetta al liquore alle olive della sua famiglia. Ad aprile del 2012 viene imbottigliata la prima bottiglia di Liquore Ulivar. A settembre Ulivar vince al Circo Massimo a Roma il primo Premio Nazionale Oscar Green di Coldiretti, al quale partecipano oltre 1200 aziende agricole provenienti da tutta Italia.
2012
Summer Fancy Food di New York
Ulivar viene selezionato tra le trenta eccellenze italiane che ISMEA esibirà al Summer Fancy Food di New York, la più grande esposizione agroalimentare degli Stati Uniti d’America. Tutto sembra andare al meglio per un liquore naturale unico al mondo e per l’agriturismo in cui clienti da tutto il mondo possono gustarlo mentre ne conoscono la sua storia.
2014
Sospensione attività agrituristica
Nell’anno in cui l’agriturismo Santa Marina avrebbe dovuto festeggiare i 20 anni di attività frana l’unica strada provinciale che porta alla contrada Santa Marina di Oriolo. I lavori mai completati e le condizioni precarie della strada chiusa al traffico obbligano la famiglia Adinolfi a sospendere l’attività ricettiva in contrada. Il liquore alle olive Ulivar non può più essere offerto ai clienti che arrivano dall’Italia e dall’estero. Resterà a Luigi solo un modo per far conoscere la tradizione della sua famiglia: varcare i confini della sua terra sfruttando la rete e gli eventi dedicati ai prodotti agroalimentari esclusivi.
2015
10 Eccellenze Italiane
Ulivar viene selezionato tra le 10 eccellenze italiane che ISMEA esibirà al Salone Internazionale del Gusto di Torino. Il liquore alle olive che faceva la nonna diventa il mezzo per superare le frane e portare la storia di Santa Marina in giro per il mondo.
2016
Oggi
Basta un sorso di Ulivar per essere trasportati tra gli ulivi della Calabria Jonica. Il profumo delicato di frantoio, unito a un sapore naturale e asciutto, regalano al palato un’esperienza gustativa fatta di cent’anni di storia per soli tredici ettari di terra.
2022
Amaro naturale alle olive
Ulivar, amaro naturale alle olive è una tradizione che si tramanda di generazione in generazione. Grazie all’intuito di Luigi Adinolfi dal 2012 è stato imbottigliato e reso accessibile ad un pubblico più ampio, seppure in tiratura limitata proprio per preservarne l’artigianalità tramandata dai suoi bisnonni